La città dell’amore e del romanticismo, riuscirà a conquistare anche voi? Un comodo itinerario su cosa fare e vedere a Parigi in un weekend per non perdervi i must-see di questa magica città!
Dalla famosa Tour Eiffel alla magica Notre-Dame fino alla maestosa Versailles. Fatevene una ragione: Parigi è una di quelle città che non smetterà mai di stupirvi. Ricca di storia, arte e architettura, non vi basterà un weekend per scoprire ogni singolo angolo di questa romantica ville. Io ci sono stata due volte, ma la mia lista di “cosa fare e vedere a Parigi” è ancora molto lunga. In questo itinerario ho voluto inserire le tappe che credo siano fondamentali per una prima visita a nella capitale francese. Siete pronti a scoprire cosa poter fare e vedere a Parigi in un weekend? Et voilà à vous!
Cosa fare e vedere a Parigi – primo giorno
Ore 10 – Arc de Triomphe e Place de la Concorde
Il primo giorno inizia con la visita all’Arco di Trionfo, il monumento voluto da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria di Austerlitz. Uno dei simboli più rappresentativi di Parigi, vi lascerà a bocca aperta per la sua imponente maestosità. Fotografatelo in lungo e in largo e proseguite la vostra giornata parigina passeggiando lungo Avenue des Champs-Élysées, una delle strade più famose al mondo. Avviso per gli shopping addicted: sarà la vostra rovina perché lungo questo viale si trovano parecchi negozi di lusso.
Fermatevi al numero 75 per una doverosa sosta da Ladurée, una delle più famose pasticcerie di Parigi, nota soprattutto per i suoi (strepitosi) macaron. Fatto incetta di dolci (vi consiglio la loro lemon meringue tart: FA-VO-LO-SA!), proseguite in direzione Place de la Concorde (circa 15 minuti a piedi). Una volta arrivati, i più attenti noteranno che quella sì, è proprio la fontana in cui Andy getta il suo cellulare dopo essere fuggita da Miranda. Non è meraviglioso? (Il Diavolo veste Prada ndr).
Ore 11:30 – Jardin des Tuileries e Musée D’Orsay
Davanti a voi, ecco i Jardin des Tuileries, uno dei luoghi più visitati della città. Concedetevi una passeggiata e fate qualche fotografia alla Torre Eiffel: inizierete infatti a vederne alcuni scorci. Qua i parisienne amano trascorrere le loro giornate: chi fa jogging, chi passeggia con i figli, chi si rilassa su qualche panchina leggendo un libro. E che dire: ormai lo sapete che amo i parchi! Alla destra del giardino si trova la vostra prossima meta: il Musée d’Orsay.
Questo museo è considerato una delle mete imperdibili per gli appassionati d’arte. Ospita opere prodotte dal 1848 al 1914, molte appartenenti alla corrente dell’impressionismo, tra cui “La Classe di Danza” di Degas o “I Giocatori di Carte” di Cezanne. Ma se quadri e opere non sono sufficienti per spingervi a una visita, non è tutto! Vi basterà sapere infatti, che il museo è stato allestito all’interno di un ex stazione ferroviaria del 1900. Tra le altre cose, conserva ancora il maestoso orologio originario! Ancora non vi ho convinto? Dalla torre dell’orologio che si trova all’ultimo piano, potrete godere di una meravigliosa vista su Parigi da cui si può vedere persino Montmartre!
Consiglio: il tempo è poco, lo so, ma per godere appieno delle bellezze di questo fantastico museo, concedevi una visita di almeno 2/3 ore!
Ore 15: 30 – A spasso per il quartiere di Montmartre
È il momento di immergersi a Montmartre: il luogo che più di tutti custodisce la vera anima di Parigi. Dal Musée d’Orsay, raggiungerlo è molto semplice: vi basterà prendere la metro 12 e in poco più di venti minuti sarete arrivati a destinazione (fermata della metro: Blanche).
Moulin Rouge, Pigalle Basketball e Mur des Je t’aime.
La visita in questo quartiere non può che iniziare con lui: sua maestà Le Moulin Rouge! Simbolo della Belle Époque, protagonista di innumerevoli film, libri e canzoni, è un cabaret che non ha certo bisogno di presentazioni. Vi ricordate quando all’inizio di questo articolo vi ho detto che la mia lista di “cose da fare e vedere a Parigi” è ancora molto lunga? Ecco, tra queste c’è sicuramente “vedere uno spettacolo al Moulin Rouge” e, aggiungo, “possibilmente sorseggiando champagne”. Se qualcuno di voi fosse interessato a depennare direttamente questa attività dalla lista, ecco a voi un sito dove acquisto spesso i miei biglietti online: https://www.musement.com/it/parigi/moulin-rouge-v/.
Ma continuiamo il nostro tour alla scoperta del quartiere degli artisti: molte chicche vi aspettano! Davanti al Moulin Rouge, imbocchiamo Rue Pierre Fontaine e poco dopo più avanti alla nostra sinistra Rue de Douai che si collega subito con Rue Duperré. Qui si trova uno dei posti più instagrammabili di Parigi: Le Pigalle Basketball Court. Si tratta di un campo da basket multicolore incastonato tra gli edifici grigi del nono arrondissement. Qua si uniscono ogni giorno ragazzi di ogni età per qualche palleggio in compagnia: impossibile lasciare Parigi senza averci fatto almeno un salto!
Proseguiamo fino a ricongiungerci con la strada principale, attraversiamola e prendiamo Rue André Antoine. Camminando per qualche minuto tra un vicolo e un altro, ci troveremo presto a Place des Abesses, dove all’interno del parco, troverete il Muro dei je t’aime, che i più romantici apprezzeranno sicuramente. Si tratta di un’opera di Frédéric Baron e Claire Kito composta da piastrelle blu su cui compare la scritta “ti amo” in parecchie lingue del mondo. Qualche scatto anche qua e proseguiamo verso la Basilique du Sacré-Cœur.
Basilique du Sacré-Cœur e altri posticini super instagrammabili!
Arrivati a Rue du Cardinal Dubois, vi si aprirà davanti a voi un bellissimo panorama su tutta la città di Parigi. Alle vostre spalle, la maestosa Basilica del Sacro Cuore: probabilmente l’attrazione più nota di Montmartre dopo il Moulin Rouge. I suoi interni sono abbastanza spogli, fatta eccezione per il suo maestoso mosaico dell’abside. Potete comunque valutare di entrare per raggiungere la cupola e ammirare un panorama mozzafiato! Piccola curiosità: salendo le scale verso la basilica, buttate un occhio alla vostra destra. Qua si trova una delle case parigine più fotografate grazie al gioco di prospettiva che si crea inclinando il telefono. Viene chiamata “la casa storta” e su Instagram potrete trovare un sacco di scatti che la ritraggono!
Lasciata la Basilica alle spalle, è ora di fare una piccola tappa a Place du Tertre: la piazza centrale che brulica di pittori e artisti. Pensate che un tempo, ci dipingevano anche Picasso e Utrillo che qui avevano la loro casa! Proseguendo di qualche centinaia di metri, altri due posti super instagrammabili che adoro di Parigi: La Maison Rose e Rue Saint-Vincent! La prima, altro non è che un grazioso bistrot rosa dalle persiane verdi in cui vengono servite ottime crepes (dicono le più buone di Parigi). La seconda invece è una strada pittoresca di Parigi da cui potrete ammirare… una piccola vigna piantata nel 1933! Insomma un vero e proprio pezzo di campagna nel cuore cittadino di Parigi!
E ora di tornare a casa e fare una piccola sosta prima di uscire a cena e scoprire altre piccole chicche di Parigi!
Ore 22 – La maestosa Torre Eiffel
Pensavate me la fossi dimenticata? Assolutamente no! Dopo una deliziosa cena al ristorante Tasca (che vi devo dire! La cucina francese non è tra le mie preferite!) ci incamminiamo verso Trocadéro da cui si può godere della miglior vista ever sulla Torre Eiffel. Questa passeggiatina serale (circa 20 minuti a piedi) è davvero molto bella (oltre che utile per la digestione!) perché avrete la possibilità di vedere la Tour Eiffel da diverse prospettive: vi innamorerete di alcuni scorci tra lussuosi palazzi parigini!
Piccolo memo: la Torre Eiffel si illumina ogni giorno a partire dal tramonto fino all’una di notte e, allo scoccare di ogni ora in questa fascia oraria, brilla a intermittenza per 5 minuti! È importante quindi arrivare a Trocadero poco prima delle 23 o delle 24 per prendere posto e godersi lo spettacolo!
Dal Louvre al Quartiere Latino – secondo giorno
Ore 10 – Il Museo del Louvre
Questo secondo giorno nella capitale francese inizia con due importanti premesse:
- Non si può andare a Parigi senza vedere il Museo del Louvre (soprattutto se è la vostra prima volta!);
- Per visitare bene l’intero Louvre sono necessarie come minimo 6/7 ore e, credetemi, non basterebbero (senza considerare le code all’ingresso che spesso sono davvero lunghe)!
Se state leggendo questo articolo, probabilmente la vostra visita a Parigi durerà solamente due giorni e le cose da vedere in città, come avrete notato, sono tante! Il Louvre è oggi il più grande museo del mondo e al suo interno sono custoditi quasi 5.000 anni di storia. Come vi ho anticipato poco sopra, pensare di poterlo visitare interamente nel vostro primo weekend alla scoperta della capitale francese è folle, ma allo stesso tempo è doveroso passarci almeno qualche ora. Vi ricordate la famosa lista sul “cosa fare e vedere a Parigi”? Ecco segnate pure, tra le altre cose: tornare al Louvre per vederlo interamente.
La nostra seconda giornata parigina quindi, non può che iniziare proprio da qua! Primo consiglio: acquistate i biglietti online salta fila (io, come vi ho già detto, mi appoggio sempre a Musement, ma di siti online affidabili ce ne sono parecchi!). Lasciatevi ammaliare subito dalla sua struttura esterna: il palazzo che lo ospita è infatti un’antica residenza reale francese mentre la famosa piramide di vetro e acciaio è relativamente recente. Si tratta infatti di un progetto di Ieoh Ming Pei, richiesto negli anni Ottanta dall’allora presidente Mitterrand, inaugurato insieme all’atrio sotterraneo nel 1988 e completati nel 1989.
Il Louvre: cosa vedere in mezza giornata
Una volta entrati, munitevi subito di mappa del museo e iniziate a dare un’occhiata alla sua architettura. Superato l’ingresso della Hall Napoléon, il museo è suddiviso in tre ali: Ala Denon, Ala Richelieu e Ala Sully. Potete muovervi tra una e l’altra percorrendo i corridoi del museo oppure potete tornare ogni volta sotto la piramide, alla Hall Napoléon, per poi dirigervi verso le altre ali. Darvi un itinerario da seguire all’interno del museo è piuttosto difficile, proprio per la sua vastità e quantità di opere esposte. Il mio consiglio, se come me non avete una collezione o una sezione preferita, è quello, mappa alla mano, di scorrazzare di qua e di là alla ricerca delle sculture o dei dipinti più famosi. Io vi cito qua alcuni dei miei preferiti:
- Amore e Psiche di Antonio Canova
- La Gioconda di Leonardo da Vinci
- La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix
- La Venere con le tre grazie di Botticelli
- Nike di Samotracia
- Venere di Milo
Scegliete voi in base alle vostre preferenze e godetevi uno dei musei più belli del mondo! E se per una serie di motivazioni (magari proprio la mancanza di tempo!) non voleste inserire una lampo-visita al museo del Louvre, il mio consiglio è quello di ritagliarvi un’oretta per visitare il Musée de l’Orangerie, all’interno dei giardini di Tuileries. La galleria ospita una delle più belle collezioni di arte impressionista e post-impressionista, tra cui le Ninfee di Monet di cui sono letteralmente innamorata!
Ore 15: Pont Neuf e Notre-Dame
Dopo un gustoso pranzetto da Angelina, ci dirigiamo a piedi verso Pont Neuf (circa 20 minuti di passeggiata). Il ponte, il cui nome potrebbe trarvi in inganno, è uno dei monumenti più antichi di Parigi e risale al 1578. Si tratta di una bellissima costruzione in pietra che collega le due sponde della Senna con l’Île de la Cité, dove si trova la Cattedrale di Notre Dame (nostra prossima meta!). Attraversatelo e fatevi una bella passeggiata lungo la Senna: non è romantico?
A pochi minuti a piedi si trova Notre Dame de Paris, una dei monumenti che più mi avevano colpito durante la mia prima visita alla città. Purtroppo, gli ormai non troppo recenti avvenimenti che hanno visto la cattedrale protagonista di un incendio, impediscono ad oggi sia una visita interna che soprattutto la possibilità di salire sulle sue torri, da cui si può godere di una vista davvero suggestiva, in compagnia dei famosi gargoyle protettori. Aggiungete quindi anche questo alla lista su “cosa fare e vedere a Parigi”, ma concedetevi comunque una visita alla cattedrale che, anche esternamente, si presenta bellissima nella sua maestosità. Uno dei simboli parigini per eccellenza, è un vero e proprio capolavoro gotico, ricco di storia, magia e mistero.
Passeggiando per il Quartiere Latino.
Lasciamoci alle spalle Notre Dame e andiamo alla scoperta di uno dei quartieri più famosi di Parigi: il quartiere latino. Il nome è dovuto al fatto che fin dal XII secolo ha sede l’università parigina, dove un tempo veniva parlato il latino. È qui infatti che ai numeri 15-21 di Rue de l’École de Médecine, ha sede la Sorbonne, una delle più prestigiose università del mondo. Passeggiando per i vicoli di questo quartiere, respirerete subito un’aria romantica, frizzante e vivace: café bohémien, boulevards che brulicano di negozietti e piccoli bistrot e studenti che animano ogni angolo di questa zona. Da rue de la Bûcherie a boulevard Saint-Michel vi troverete immersi in un’atmosfera d’altri tempi!
Ore 16:30 – Le Pantheon e il pendolo di Foucault
A 5 minuti a piedi dal boulevard Saint-Michel si trova il Pantheon: un monumento neo classico al cui interno si può ammirare il pendolo di Foucault. È proprio qui che nel 1851 il fisico francese dimostrò il moto di rotazione terrestre. Si tratta di un pendolo fissato al soffitto con un filo lungo circa 70 metri, alla cui estremità era appesa una sfera di ferro pesante poco meno di 30 chili con un’asticella che ad ogni movimento, sfiorava il terreno cosparso di sabbia lasciandovi una traccia. Con il passare del tempo, la sfera lasciava sul terreno tracce a raggiera permettendo così a Foucault di dimostrare la rotazione della terra attorno al suo asse e di trovare persino la latitudine del luogo dell’esperimento senza il supporto di alcuna osservazione astronomica esterna. Il pendolo presente all’interno del Pantheon è una copia di quello originale che viene conservato al Musée des Art et Metiers.
Non è questo l’unico motivo per cui vale la pena inserire una visita a questo monumento durante il vostro weekend a Parigi. Oltre alla bellezza dell’edificio interno caratterizzato da una navata centrale in stile gotico, colonne in stile corinzio, e una cupola in stile classico, è possibile visitare la cripta dove sono sepolti scrittori, politici e pensatori francesi tra cui Voltaire, Jean-Jacques Rousseau e Victor Hugo.
Ore 18:30 – Il tramonto dall’Arco di Trionfo
Il nostro weekend parigino è quasi giunto al termine e vi consiglio di tornare dove tutto ha avuto inizio, ovvero all’Arco di Trionfo. Dal Pantheon vi basterà prendere la RER B a Luxembourg e cambiare a Châtelet – Les Halles con la RER A (circa 30 minuti). Perché tornare qui? Semplicemente perché da quassù si gode di una delle più belle viste sulla città di Parigi, soprattutto al calar del sole quando le strade si illuminano e la Torre Eiffel si riempie di lucine.
Una volta saliti i 284 i gradini della scala a chiocciola, arriverete alla terrazza panoramica dell’Arco di Trionfo. Da qui potrete vedere gli Champs Elysées, Place de la Concorde, la Torre Eiffel, la Basilica del Sacro Cuore, il Louvre e non solo! Insomma, un panorama davvero unico su Parigi per salutarla con un: Merci beaucoup, à bientôt!
1 COMMENTS
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2 anni agoBel post, l’ho condiviso con i miei amici.